Anna Maria Torlonia e Giulio Borghese ebbero quattro figli: due maschi, Giovanni e Carlo. Dei due, il personaggio più rilevante e più simile a nonno Alessandro, per abilità finanziaria e spirito di iniziativa, fu indubbiamente Giovanni Torlonia, terzo principe del Fucino. La bonifica del Fucino aveva in effetti notevolmente incrementato il valore del patrimonio fondiario della famiglia. Il principe fu nominato senatore del Regno nel 1920. A supporto delle attività economiche incrementate dalla bonifica, don Giovanni fondò nel 1923 la Banca del Fucino ed entrò nel consiglio d’amministrazione della banca. Nell’Italia fascista, politicamente ben appoggiato, Giovanni Torlonia ricoprì importanti cariche finanziarie. Presidente del Consorzio della bonifica di Porto e Maccarese, e ministro nel 1937.